venerdì 24 dicembre 2010

La felicità

Ed eccoci giunti al secondo appuntamento della mia rubrica, sperando che il primo vi abbia in qualche modo interessato. Siamo vicini alle feste, al riposo e tutti, come direbbe il nostro caro prof. Meccariello (tanto amore per lui), sono già con la testa alla prima portata del cenone natalizio. In questa bella atmosfera, spero che qualcuno perda cinque minuti della sua giornata per leggere questo piccolo articolo. Il tema che voglio affrontare è molto importante e va sempre di moda: la felicità.
L'argomento è vastissimo e sicuramente sarò molto maldestro nello scrivere il mio pensiero sulla questione in poche righe, ma procediamo per gradi.
Cos'è la felicità? Il Vocabolario Garzanti recita: "La felicità è lo stato d'animo (emozione) positivo di chi ritiene soddisfatti tutti i propri desideri". Io, dal basso della mia ignoranza, non ritengo accettabile questa definizione, poichè la felicità non può essere la soddisfazione di ogni proprio desiderio: la felicità è relativa a ogni singolo uomo in ogni singola occasione e può pervaderci dopo ogni piccolo gesto, anche se non si fossero esauditi tutti i nostri desideri. Gli esempi che possiamo fare sono molteplici ma uno è sicuramente attuale ed esplicativo: prendiamo un uomo sfiancato dalla crisi economica che vive il periodo natalizio in una condizione di povertà sempre più proibitiva: egli avrà come grande desiderio quello di risollevarsi e magari, avere un futuro agiato ed economicamente stabile, ma sarà sicuramente un uomo felice se anch'egli potrà permettersi, durante le festività, di poter dividere un piccolo dolce con la sua famiglia o, ancor meglio, di poter far trovare sotto l'albero, la mattina del 25, qualche regalo per la propria famiglia. Non avrà esaudito tutti i suoi desideri, ma potrà dirsi veramente felice. E, passato del tempo, egli proverà ancora un pizzico di quella felicità se la sua mente si abbandonerà ad una dolce malinconia.
Dunque, secondo me, la felicità è relativa alle situazioni delle nostre singole vite.
Tutto ciò però non esclude che possa esistere una felicità condivisibile con altri uomini e, conseguenzialmente, una felicità comune: per quanto rigurarda la prima, sono facilmente reperibili esempi come un pranzo in compagnia d'amici, una festa o qualsiasi cosa che implica la condivisione di un gesto con un'altra persona per noi positiva; ma tutti questi gesti si riferiscono ad un piacere materiale che fa spesso capo all'amicizia, altro valore fondamentale nella nostra vita. La "felicità condivisibile" di cui parlo è quella che dipende dalla felicità di un altro uomo. Si può essere felici se una persona a cui vogliamo bene è felice? Si. E non per forza questo implica un rapporto d'amore o d'amicizia: tutti hanno come obiettivo la felicità delle persone che si amano, soltanto un folle agirebbe per fare del male alla gente che gli è più cara. Il sorriso sincero della/o propria/o compagna/o ti riempie il cuore e colora anche le giornate più nere e ognuno di noi, io in primis, prova un brivido ed una grande sensazione di felicità quando tutto va bene alla persona che si ama. Ma è altrettanto importante e grande la sensazione che ti invade lo stomaco quando sai di aver fatto qualcosa che renderà felice altre persone, anche se sconosciute. Ne possiamo fare tante di dimostrazioni, ma avrò sempre impresse nella mente le lacrime intrise di gioia e commozione della mia cara nonna alla vista di una lettera da parte di una bambina lontana e sorridente, che la chiamava mamma e, nell'italiano incerto, la ringraziava di averle permesso una vita migliore destinandole una parte della sua, seppur misera, pensione.
Ultimo argomento che vorrei affrontare è la felicità comune, quella che riguarda un grande gruppo di persone e un intero popolo. Ritengo che in questi ultimi anni si stia attraversando un momento di grande crisi morale, oltre che economica. Un problema che ci logora e che ci distrugge è dato dai "potenti", i signori che governano sulla nostra sorte: negli ultimi anni fanno coincidere la felicità del popolo con l'aumento del PIL e con il benessere economico di un intero Paese. Questo viene messo in crisi dal Paradosso di Easterlin, economista americano del secondo 900, che nei suoi studi dimostra come la felicità comune aumenti con la crescita del reddito, ma che, arrivata ad un certo punto, essa comincerà a scendere notevolmente. Allora ci si chiede quale possa essere la felicità comune ed azzarderei una risposta, anche a fronte di questi studi: la felicità comune non coincide col benessere economico del Paese, ma si deve ricercare nel benessere sociale derivante nelle società che mettono l'uomo al centro di ogni decisione pubblica, come sempre dovrebbe essere in democrazia.
Allora la felicità cos'è? Forse non troveremo mai una risposta coincisa, precisa e condivisibile da tutti e forse questa è una cosa buona, perchè l'uomo che non vive per ricercare la vera felicità, non vive davvero. E vivere un'esistenza grigia e senza ricerca, non è un'esistenza felice. Forse allora la vera felicità è la ricerca continua di essa in ogni angolo della nostra vita.

Andrea Pietrangeli, II C

giovedì 23 dicembre 2010

Paura di morire, paura di vivere.

Da oggi, con l'approvazione di Mastro Crasto, ho deciso di "aprire" un angolo filosofico. Anzi, no. Non mi piace chiamarlo filosofico, perchè lo ritengo un angolo dove condividere dei pensieri su temi che possono risultare un po' pesanti e/o profondi, anche se si tende, come fosse tradizione, a definire come filosofiche queste piccole riflessioni.
Il tema di oggi è un tema molto complesso e che pone ognuno di noi davanti ad un burrone: la morte. Credo di parlare a nome di tutti, o quasi, riferendomi al fatto che il solo parlare di questa parola ci fa sentire piccoli e impotenti: l'uomo ha paura di morire.
Su quest'ultima affermazione non credo ci sia nulla da dissentire, perchè, salvo eccezioni, l'uomo teme la morte, ne è cosciente e vive tentando di rimandarla. Ed è l'unico animale a provare un sentimento di paura verso la morte che è, biologicamente, la cessazione di tutte le funzioni viventi: infatti noi non potremo mai sapere con certezza se il resto della fauna che abita il nostro pianeta tema la morte: c'è chi spiega come gli animali tendano a considerare la morte, tramite il loro istinto, l'ultima fase del ciclo vitale e c'è chi dice come essi non abbiano insita la concezione della fine.
Ma noi non stiamo intraprendendo un trattato bioetico, perchè se così fosse potremmo dire che l'uomo dovrebbe, paradossalmente, essere felice della morte: grazie ad essa, infatti, c'è un'evoluzione e un cambio generazionale nella specie. Come dire, se non fosse presente la morte, l'uomo e gli altri animali, non avrebbero l'istinto riproduttivo e, dunque, non saremmo nati. O, per prenderla ironicamente, se non ci fosse la morte e qualche uomo avesse scoperto i piaceri dell'amore e del sesso, dove diavolo saremmo entrati tutti quanti? Insomma, il nostro pianeta non è infinito!
Ma torniamo a noi! Il discorso che mi piacerebbe affrontare, senza dilungarci troppo, si basa sulla paura di morire: non nascondo a nessuno che anche io, quale semplice essere umano di medio-bassa intelligenza, ne abbia, ma quello che mi piacerebbe condividere con quelli che leggeranno questo articolo (sperando che qualcuno lo faccia), sono le esperienze e le riflessioni che devono portare l'uomo ad affrontare a viso aperto la morte e tutte le ansie che essa porta con se. Vorrei proporre un piccolo aneddoto: ho letto di un uomo che, nel mezzo del cammin di sua vita, intorno ai 40 anni, insomma, scoprì di avere un cancro in fase terminale ai polmoni e, siccome il cancro non è operabile perchè prende più organi del corpo, questo melanoma aveva invaso anche il suo fegato. Era Marzo 2007 ed i medici non potevano dare date precise su quanto gli fosse rimasto da vivere. I più pessimisti gli diedero altri 15 giorni di vita. Secondo voi un uomo di 40 anni, padre di tre figli, con anche una moglie a carico, sapendo che avrebbe vissuto, nel peggiore dei casi, altre due settimane, cosa avrebbe dovuto fare? Uccidersi per superare in pochi secondi quei 15 giorni di agonia? Spendere tutti i risparmi di una vita in un hotel lussuoso a Miami e vivere da rè il poco tempo rimastogli? Ognuno ha le sue idee, ma quest'uomo non fece nessuna delle due cose. Non sappiamo se avesse avuto paura della fine, ma quello che sappiamo è che prese la mano di sua moglie e, con il sorriso sulle labbra, disse ai suoi figli che si era ammalato. Sappiamo anche che nessuno di quei giorni diede segni di cedimento e che nessuno lo trovò mai a piangere, magari arrabbiato con Dio perchè non meritava una tale disgrazia, ma sappiamo che continuava a lottare sorridendo, perchè ogni secondo lo trascorse stando vicino alle persone che amava, e quindi consapevole di non aver sprecato alcun secondo prezioso della sua, oramai, breve vita.
Il racconto continua e dice che quell'uomo non visse 15 giorni, ma altri 10 mesi, durante i quali, per far fronte ad uno Stato fraudolento e ad una burocrazia bastarda, tornò a lavorare per sfamare la sua famiglia, nonostante questi fossero contrari. Nel Gennaio 2008 quest'uomo se ne andò via silenziosamente e con il sorriso sulle labbra, che era solito avere in ogni momento. La storia si conclude con un amico parroco che rivela, durante il suo funerale, che questo grande uomo non aveva avuto paura di morire, ma aveva paura di non poter più crescere i suoi figli ed invecchiare tra le braccia di sua moglie.
Cos'è quest'uomo, un eroe? Un marziano? No, era un semplice uomo che aveva capito come non dobbiamo vivere la vita condizionati dalla morte: egli infatti sarebbe potuto morire in ogni momento, dopo quei fatidici 15 giorni, ma con una grande volontà e con un grande coraggio, aveva continuato a vivere normalmente, incurante del fatto che la sua vita sarebbe potuta terminare in ogni istante.
Scusate se mi sono dilungato troppo, concludo subito: perchè un animale intelligente come l'uomo deve essere paralizzato dalla morte? Sono convinto che se ognuno di noi vivesse la vita gustando ogni singolo secondo, durante l'ultimo attimo potrebbe chiudere gli occhi felice per tutto quello che ha vissuto e per aver lasciato nelle persone che ha avuto accanto il ricordo di essere stato un uomo. Un uomo vero.

Andrea Pietrangeli, II C

Brucia

E' una luce di fuoco
a distanze inumane,
che crea l'uomo e crea il tempo
e le vicende su cui si posa:
riflesso opaco dell'occhio mai aperto
di un osservatore instancabile.

E' una luce
che brucia l'anima:
divampa ardente, e divora
divora e consuma, in fiamme splendenti
sopra la tua testa
dove gli occhi arrivano e non vedono,
non comprendono il loro errore,
non comprendono
il loro essere antico
nel buio di cui non esiste coscienza.

Desiderio ancestrale del primo uomo
che posò lo sguardo sul cielo,
invidioso e confuso,
afflitto da una fama atavica
e morso da una forza mai spenta.

Non è la stessa luce, quella della città.
Non è l'opera di un uomo morto a rischiarare le notti.
Non è il velo di un ingegno nebuloso quello sui tetti.
Non è il rumore della vita che anima il buio.

Mille occhi fissano inconsapevoli
unici testimoni incuranti
di un mondo passato in un istante
di un freddo atroce e vuoto
di una storia esplosa in un atomo.

Brucia, questo infinito
e brucia di una luce irreale e già spenta.
Brucia nell'uomo che non l'afferra
e brucia nell'anima che si protende
invano
verso una vita che non le appartiene.

Andrea Cristiano, IIIE

mercoledì 12 maggio 2010

Torneo di calcetto 2012-2013: Sporting Faciola & Birra Perona - Banana Shooters 8-6

Martedì 7 maggio, ore 13.40, al campo di Capocroce si incontrano le formazioni dello Sporting Faciola & Birra Perona e dei Banana Shooters per l'ultimo match del primo girone del torneo Cicerone.
Si prospetta una gara avvincente, specialmente in virtù del recentissimo gemellaggio fra le società dei Banana Shooter e dell'A.S. Orca il quale ha permesso, alla prima squadra, di ottenere dalla seconda il prestito della coppia d'assi Fondi e Maggiorelli per una bottiglia di romanella DOC, un panino con quaglie e broccoletti da Pippo a Tivoli, un piatto di pasta con le vongole e due goleador a testa.
Dall'altra parte, lo Sporting risponde ottenendo il prestito, da parte del Real Succursale, del portiere Pietrangeli.
Le formazioni sono dunque le seguenti: i Banana Shooters schierano Mark J. O'Reilly, Jorge Fondinho, Simon Avalon, Mark Van Viskoph, Daniele Colonnetti e Gianluca Corrado detto Pinotto, mentre lo Sporting manda in campo Daniele Sparagiotis Sparagna, Giordano Tomeis, Marco Rockensen, Edoardo Jean Mariolis, Andrea Peter Angels Pietrangeli e l'attuale capocannoniere del torneo, Emanuele detto Lele Taraborini.
Grande successo di pubblico con lo stadio gremito di folla; arbitra Giovannotti, in cabina di regia Andrea Cristiano, assistente tecnico Michele Troiani.

Calcio d'inizio alle ore 14.00, si parte subito coi Banana Shooters che cercano la profondità, è un'ottima azione ma Rocchi è rapido a chiudere in rimessa laterale. Il pallone viene recuperato dallo Sporting con Sparagna, il quale apre per Rocchi, che però è anticipato da Corrado che allontana il pallone. Sugli sviluppi dell'azione seguente Tomei trova un buon pallone e lancia Taraborini che al quarto minuto supera Fondinho in porta e segna il gol del vantaggio: 1-0.
I Banana Shooters ripoartono con Maggiorelli, sponda per Corrado che crossa per Fondi, ora in attacco: colpo di testa e palla sul fondo, si riparte con Tomei che si coordina e prova il tiro parato col piede da Avallone; è proprio durante questa azione che Viscovo lamenta un'infortunio all'adduttore della gamba destra ed è costretto a lasciare il campo. "Fortuna loro che me so infortunato" dirà il giocatore al termine del primo tempo riferendosi agli avversari.
Il gioco riprende velocemente, buono il passaggio di Taraborelli per Sparagiotis, stop in area e calcio potente e preciso che segna il 2-0 al settimo minuto di gioco.
C'è ancora tempo per recuperare, Fondinho entra in area col pallone ed è beffato dall'intervento di Peter Angels che fa ripartire Giammarioli, il quale però sbaglia il cross e si profende come molti altri colleghi in dissertazioni sul divino, incoraggiato dal compagno Taraborelli che subito gli ricorda di essere proprio dalle parti di una chiesa.
Su un fallo commesso da Giammarioli a centrocampo scaturisce una punzione da buona posizione per i Banana Shooters: batte Fondi ma il pallone finisce alto sul fondo, i Banana però recuperano subito palla e Maggiorelli crossa lungo in area, riceve Corrado che da due passi manda sopra la traversa.
Sugli sviluppi della rimessa è Fondi a recuperare un buon pallone e ad insistere, ma sbaglia a sua volta; l'assedio alla porta dello Sporting continua e al sedicesimo minuto Maggiorelli scarica per Fondinho, destro potente e 2-1 che riapre la gara e fa risvegliare gli avversari: Taraborelli ferma Maggiorelli a centrocampo, poi però si allunga il pallone favorendo prima Corrado il quale scarica per Avallone, Pietrangeli attento in parata.
Si riparte dunque dal portiere, pallone sui piedi di Giammarioli il quale subito favorisce Taraborini per il 3-1 al ventesimo minuto: i Banana Shooters si riportano in attacco, buona la coordinazione Avallone-Corrado che lancia Fondi in area, ma il suo tiro si stampa sul palo.
La squadra in svantaggio ancora insiste, stavolta è la triangolazione Maggiorelli-Fondi-Maggiorelli a impensierire la difesa ma il tiro del centravanti finisce sul fondo.
La fase di attacco continua, cross per Colonnetti che però sbaglia il calcio fondamentale, ne approfitta per ripartire Taraborelli ma Fondi in area lo mura allontanando il pallone: si lancia allora Giammarioli, cross verso l'area troppo lungo che fa scaturire il contropiede avversario con Corrado per Colonnetti, entrata in area, tiro e pallone sul fondo proprio allo scadere del primo tempo.

Si riparte quasi subito, con Taraborelli che esorta il compagno Giammarioli a tirarsi il calzini con un "me pari Perrotta" piuttosto ambiguo: della disattenzione approfitta Corrado che scarica per Maggiorelli, passaggio lungo che potrebbe essere fermato da Sparagna il quale però scivola di fronte al pallone con una mossa degna del Riise dei tempi peggiori, fortunatamente per lui in area non c'è nessun avversario a ricevere.
Dalla porta Pietrangeli rinvia per Tomei che si porta in area e scarica il destro, alto sopra la traversa; si ricomincia quindi con Maggiorelli per Avallone, passaggio da posizione defilata ma nessuno riceve, Rocchi chiude in angolo: Corrado scambia con Fondi e si porta in area ma Pietrangeli salva tutto ancora una volta.
All'ottavo minuto del secondo tempo il match prende un'altra prospettiva: dopo le insistenze dei Banana Shooters entrati in percussione con Fondi, il pallone finisce fra i piedi di Tomei, rapido scambio con Taraborelli ed infine Rockensen segna il 4-1.
Da centrocampo ripartono i Banana sempre più in difficoltà, tenta il tiro Avalon ma Peter Angels para e poi devia anche la ribattuta di Fondinho: dal calcio d'angolo Corrado favorisce ancora Fondinho che stavolta sbaglia la conclusione senza però perdersi d'animo. Nell'azione successiva, infatti, è proprio Fondinho a ricevere palla sulla fascia e a superare sia Sparagiotis che Jean Mariolis per mettere in rete al decimo minuto il gol del 4-2.
A questo punto i Banana Shooters iniziano a credere nella rimonta e riprendono la fase offensiva: potrebbero portarsi ad un solo gol sotto quando Mark J. O'Reilly supera Pietrangeli e lascia, davanti alla porta, Fondi da solo; stavolta però il giocatore sbaglia incredibilmente un gol già fatto iniziando a far sospettare che il prestito dei due giocatori fosse in realtà una manovra poco pulita da parte dell'A.S. Orca, che vedrebbe nei Banana Shooters degli avversari pericolosi.
"Maggio gioca contro" ha dichiarato il presidente Cristiano, mentre dagli spalti molti spettatori urlavano al gomblotto e allo scandalo di calcioscommesse.
Lo Sporting non perdona l'errore e al tredicesimo minuto Jean Mariolis trova la soluzione personale per segnare il gol del 5-2, colpevole anche Colonnetti in porta.
Si riparte da centrocampo con Maggiorelli che evita Taraborelli ma non trova nessun compagno, cedendo involontariamente il pallone a Rocchi che tira in porta, dove Colonnetti respinge: lo Sporting insiste ancora con Tomei per Rocchi, stavolta Colonnetti tocca ma non devia così che Taraborelli di testa può liberare Tomeis per il 6-2 al sedicesimo.
Dopo il gol, scoppia in campo una tempesta di polemiche: i Banana Shooters si accorgono che per qualche minuto lo Sporting ha giocato con un uomo in più, dimostrando un'atteggiamento decisamente antisportivo; nel mentre Maggiorelli cerca di imbonirsi il proprio ingaggiatore inneggiando "auguri Crasto mio presidente".
Il momento di confusione passa, si riparte con Avallone in area, tiro che trova l'incrocio dei pali e pallone che rimbalza sulla riga di porta senza finire in rete; non finisce però qui perchè sull'azione successiva è sempre lo stesso Avalon a recuperare palla e a segnare al diciassettesimo il 6-3.
A questo punto anche i Banana Shooters provano a giocare in sei facendo rientrare l'infortunato Viscovo, con grande sportività Fondi lo fa notare, e a Maggiorelli che lo esorta a "non dirlo" risponde "so sportivo!"
Inconfutabile la dichiarazione di Sparagna: "zozzi!"
Al diciottesimo minuto un Mark J. O'Reilly scatenato entra in area di gran carriera urlando "annamo a vince" e mette in rete il gol del 6-4, subito dopo Peter Angels chiede all'arbitro il tempo e lo stesso Maggiorelli insiste "so stanchi, c'hanno paura!"
Sugli sviluppi dell'azione partita da Corrados i Banana Shooters trovano un calcio d'angolo, tira Fondi direttamente e Pietrangeli para facendo ripartire la propria squadra che al ventiduesimo trova il gol del 7-4 con Jean Mariolis.
Dal centrocampo il pallone finisce fra le mani di Avalon, rinvio lungo e Fondi che tenta la rovesciata ma fallisce gridando "me so fatto male alla schiena" mentre Viscovo a bordocampo dichiara sconsolato "oggi Maggio non c'è".
Di fronte allo sconforto degli avversari lo Sporting approfitta della situazione, Taraborini si libera, supera la difesa e deposita in rete al ventiquattresimo il pallone per l'8-4, momento di relax per la formazione dello Sporting e ne approfitta Viscovo appena rientrato, supera la formazione svenuta per i ripetuti falli avvenuti in dieci secondi di fuoco, si porta venti centimetri dalla porta e calcia sul palo.
"Viscovo se l'è venduta" gridano imbestialiti gli spettatori "sta fori pe nun fasse sgamà!", al che Van Viskoph non può più fingere e con un tocco leggero da quelli che ormai sono diventati un paio di centimetri e mezzo mette in rete il gol dell'8-5.
Ormai mancano solo pochi secondi, lo Sporting non si preoccupa più nemmeno di difendere e questo gli costa il gol di Colonnetti sullo scadere: 8-6 il punteggio definitivo, subito a raccogliere le dichiarazioni di Rockensen "levaje tre gol" e di Van Viskoph "nonostante la gamba rotta... eh!"
Emblematico e perfetto l'ultimo commento, ad opera di Maggiorelli: "oggi ha vinto lo sport."

venerdì 7 maggio 2010

Torneo di calcetto 2012-2013: F.C. Legge - Banana Shooters 8-7

Martedì 30 aprile 2013, ore 14.00, campo di calcio di Capocroce: si affrontano le due formazioni del F.C. Legge e dei Banana Shooters nel match valido per il torneo Cicerone 2012-2013.
La formazione del Legge schiera Gianluca Zumbo, Valerio Bacciç, Thomas Vitanostra, Edoardo La Motta e Renzo Cokusky Cocucci; dall'altra parte i Banana Shooters mandano in campo Simon Avalon, Davide Delladio, Daniele Colonnetti assieme all'italo-olandese Marco Van Viskoph Viscovo e il talento asiatico Valerio Mah-Zhi-Lee Mazzilli.
Tempo caldo ed assolato: in cabina di regia Andrea Cristiano, assistente tecnica Alice Scafetta, manca l'arbitro Giovannotti che viene sostituito da un po' tutti e nessuno.

Per propiziarsi il match, i Banana Shooters portano in campo una bottiglia di champagne Berlucchi del 2011 invecchiato in macchina di Delladio, ma non si rivela una buona mossa: appena dopo un minuto dal calcio d'inizio Bacciç non fatica a superare una difesa letteralmente ubriaca ed un Avallone piuttosto confuso in uscita insaccando immediatamente per il gol dell'1-0 e trovando il raddoppio al minuto successivo, sempre con Bacciç, dopo un buon cross di La Motta: 2-0 e palla al centro, si riprende con Avalon che ancora più confuso finisce col perdersi gli orecchini e si mette a cercarli in campo, il tutto mentre Mah-zhi-lee spara un cross astronomico che si perde sul fondo assieme al suo grido di battaglia delle foreste della Cambogia "geronimo!"
Il match riprende con il Legge che insiste in attacco, Bacci trova un palo al quarto minuto e poi Viscovo para un buon tiro da parte di Zumbo.
In seguito a una distrazione della difesa, i Banana Shooters perdono palla e Mazzilli dice "vedi a fasse le bombe..." mentre Colonnetti si giustifica "me so emozionato" prima di recuperare il pallone e calciare sfortunatamente sul palo.
Si riparte ancora coi Banana Shooters, Viscovo si porta in area e sbaglia un gol praticamente fatto, al che Vitanostra non perdona e parte in contropiede per poi segnare il 3-0 al decimo minuto.
Il Legge sembra quindi distrarsi per un attimo, permettendo ad Avalon di sfruttare una rimessa di Delladio e di segnare al tredicesimo il 3-1, poi è Bacciç a rimettere le cose a posto tre minuti dopo con un gran gol da fuori area mentre Mazzilli si prende un momento per un calcio che spiega alla perfezione il nome della squadra. Dagli spalti alcuni gridano al doppiogioco, e Viscovo non si risparmia accuse sul famigerato affare di calcioscommesse la cui ombra si fa sempre più pesante sul torneo.
Il gioco riprende con regolarità, la superiorità del Legge si fa sentire e al ventiduesimo, un'azione coordiata tra Vitanostra e La Motta lancia in porta Cokusky che segna il 5-1.
Colpevole in difesa Colonnetti, il quale cerca di giustificarsi "non m'ero accorto che stavamo a giocà" presto seguito da Mah-zhi-lee che col suo "me servono le vitamine" non fa altro che aumentare i sospetti sul suo presunto doping.
Nel frattempo Van Viskoph si lascia sfuggire un profondo rutto di sfida, proprio sullo scadere del primo tempo.

La seconda frazione di gioco si apre con l'uscita improvvisa di La Motta, e dopo un aspro dibattito fra terna arbitrale, staff tecnico e giocatori stessi si decide di proseguire il match con i Banana Shooters che, in superiorità numerica, non fanno certo una bella figura per quanto riguarda il fair play.
"Una decisione difficile" ha commentato il presidente Cristiano "ma qualcuno doveva pur prenderla."
Si parte con Mazzilli che scatta da solo verso gli avversari e si perde il pallone, "è la barba" si giustifica, favorendo quindi il rientro di Cokusky, scambio con Bacci e gol praticamente a porta vuota per il 6-1 del Legge in inferiorità numerica.
I Banana Shooters sembrano riprendersi, Mazzilli lancia rapidamente Van Viskoph che con la sua gamba nerboruta mette in rete al ventinovesimo il gol del 6-2, poi il favore viene ricambiato con Delladio che lancia lo stesso Mah-zhi-lee in profondità favorendo il gol del 6-3 al minuto successivo.
Grande momento dei Banana Shooters, la cui tattica viene definita dall'avversario Bacci "palla lunga e pedalare", momento che viene interrotto solo per poco da Vitanostra il quale al trentaquattresimo prende l'iniziativa personale ed entrato in area segna il gol del 7-3: gli Shooters non si arrendono e forti della superiorità numerica trovano un buon calcio d'angolo, Avallone scarica su Delladio che favorisce il rientro di Colonnetti che con nonchalance calcia ed è solo l'incrocio dei pali a negargli un gol che avrebbe potuto concorrere per il prestigioso premio Coturno d'Oro.
La fase di attacco continua, lancio di Delladio che mette tre dei propri compagni soli contro il portiere avversario, è Avalon a raccogliere al trentasettesimo per il 7-4; la tattica risulta ancora più raffinata quando lo stesso Delladio rinvia lanciando tutti i compagni in porta: stavolta è Mah-Zhi-Lee a sfruttare e 7-5.
Il Legge si riprende nei minuti successivi, quando Delladio è costretto a lasciare il campo e viene ristabilita la parità numerica: quarantesimo minuto, azione personale di Bacciç, 8-5.
Gli Shooter ancora ci credono ed insistono in attacco, Viscovo supera Bacci e calcia ma Zumbo respinge due volte, prima sul tiro e poi sulla ribattuta, nel frattempo Mazzilli muore ed esce dichiarando "c'ho un testicolo rientrato", non si sa bene cosa si intenda, poi Vitanostra lancia Cocucci che impegna in porta Viscovo pronto a parare. I ruoli si scambiano rapidamente, lo stesso Viscovo si porta in attacco e potrebbe essere favorito da Avallone che però cerca il gol personale e sbaglia.
Subito il compagno si profende in dissertazioni sul divino che ben evidenziano l'alto livello culturale dei giocatori, poi però da un'azione personale dello stesso Avallone nasce un'occasione per Van Viskoph sulla linea di porta e arriva il gol dell'8-6 al quarantaseiesimo.
Si riparta dal centro, Vitanostra cerca Bacci che per tutta risposta cerca un "frontale col palo molto esilarante" a detta dell'avversario Viscovo, il talento balcanico gli risponde parlando in terza persona un po' come Giulio Cesare ed affermando "Bacci a una certa ha detto stop, s'è proprio fermato".
L'assedio alla porta del Legge continua, l'intera formazione degli Shooters arriva sotto porta ed al quarantottesimo, due minuti prima dello scadere, Avalon segna il gol per 8-7 che riaccende le speranze dei compagni: si tratta però solo di un fuoco di paglia, perchè il Legge nei due minuti mantiene abilmente il possesso palla e arriva il fischio che sancisce la fine del match.

venerdì 23 aprile 2010

Torneo di calcetto 2012-2013: Gitani - A.C. Vostra 15-5

Ore 13.50, campo di Capocroce: si affrontano le due formazioni dei Gitani e dell'A.C. Vostra nel match valido per il torneo di calcetto Cicerone.
I Gitani, privi di Matteo Pesci, schierano al suo posto Emanuele Taraborini, mentre il resto della formazione è composto da Filippo Mosca, l'olandese Riccardo Van Rebbel Ribelli, il francese Alexandre Lilli e Santangeli, che, ricordiamo a tutti, è il gemello segreto e malvagio di Pietrangeli.
L'A.C. Vostra manda, decimata dagli infortuni e dalle indisponibilità di Ferretti e Bucciarelli, manda in campo il portoghese Daniele Borlinho Borlimi, col greco Luca Refrigerius e l'irlandese Adriano Pisc O'Reilly, con il sostegno di Giordano Tomeis.
Tempo nuboloso e clima più freddo del solito: arbitra Giovannotti, in cabina di regia Andrea Cristiano, al commento tecnico il giocatore e mister dell'A.C. Vostra Davide Bucciarelli, è nostro ospite anche il rumeno dell'A.S. Orca Alessandro Montescu.
Prima della partita assistiamo subito ad un gesto di grande sportività da parte dei Gitani che, vista la superiorità numerica, decidono di giocare con un calciatore in meno in campo che si alternerà agli altri.

Il match inizia con un breve e rapido fraseggio fra Tomei e Pisciarelli, con quest'ultimo che si porta in area e prova subito la conclusione, trovando un Santangeli già pronto e reattivo.
L'A.C. Vostra, comunque, trova il vantaggio un minuto dopo: Refrigeri conquista palla, allarga per Tomeis che prosegue l'azione personale e trova la rete dell'0-1 al .
Si riparte dal centro, A.C. Vostra che guadagna una rimessa laterale, prova ancora Tomei il tiro ma stavolta Santangeli blocca, poi il portiere si dimostra ancora veloce e salva sull'azione di Borlimi conseguita dal tentativo del compagno: l'assedio alla porta dei Gitani continua con Tomei che si impossessa ancora del pallone ma il suo tiro viene deviato in angolo dal portiere.
Sugli sviluppi del corner Lilli approfitta di un errore della squadra avversaria e fa partire il contropiede, dentro per Mosca che in area calcia, il pallone supera Refrigeri e entra in rete dopo aver toccato il palo pareggiando per 1-1 al .
Ripartenza dell'A.C. Vostra che però perde il possesso, ne approfitta Taraborelli che entra in area ma è contrastato da Refrigeri, allora il pallone finisce sui piedi di Mosca che però sbaglia la conclusione e non trova la porta: è lo stesso Mosca a rimediare poi al proprio errore all', ricevendo palla da un passaggio millimetrico di Ribelli, Borlimi tocca ma non devia ed è 2-1.

lunedì 19 aprile 2010

Torneo di calcetto 2012-2013: F.C. Legge - Real Succursale 6-3

Martedì 16 aprile, ore 14.00, campo di Capocroce: nel match valido per il torneo di calcetto Cicerone 2012-2013 si affrontano le formazioni del F.C. Legge e del Real Succursale.
Il Legge schiera Nicolò Rock Junior, Alessandro El Fuskahwy Fusco, Valerio Bacciç, Renzo Kokusky Cocucci e Thomas Vitanostra; dall'altra parte Real Succursale col modulo classico composto da Peter Angels, Bertozzen, Oddinho, Innelson e Ram O'Gida.
Tempo caldo e soleggiato, terreno in ottime condizioni, stadio piuttosto affollato. Arbitra Giovannotti, in cabina di regia e al commento tecnico Andrea Cristiano.
Prima del calcio d'inizio cominciano subito le contestazioni: Oddinho prima denuncia magheggi da parte della federazione ai danni della propria squadra, poi provoca il commentatore affidandogli l'orologio e chiedendogli con fare sardonico se lo ritroverà e infine sostiene che il blog del giornalino scolastico sia ormai diventato una testata di regime.
Peter Angels, più tranquillo, si limita a rendere noto che il Real Succursale è sponsorizzato dai fazzoletti Tenerella linea Rosa.

Il match inizia con Oddi che apre per Ramogida, recupera il F.C.L. con Baccic per Vitanostra, palla lunga per Cocucci con Bertozzi che chiude in area. Riparte il Real, pallone per Ramogida che riceve di testa e improvvisa l'imitazione di una foca addomesticata, dopodichè scarica per Oddi che tira e colpisce Fusco nel suo punto debole, mettendo a segno un colpo critico superefficace.
Insiste il Real, Innelson si porta in area e calcia ma trova Rock che para: contropiede del Legge, palla per Vitanostra che dal limite dell'area lascia partire il destro che batte Peter Angels al per l'1-0.
Oddinho si profende in dissertazioni riguardanti specie suine ed antiche città leggendarie cantate da poeti più o meno esistenti, prima di battere una rimessa per Ram O'Gida che calcia al volo trovando Rocca pronto in parata.

mercoledì 14 aprile 2010

Torneo di calcetto 2012-2013: Real Succursale - Sporting Faciola & Birra Perona 6-8


Martedì 5 marzo 2013: allo stadio Capocroce di Frascati si incontrano le formazioni del Real Succursale e dello Sporting Faciola & Birra Perona, quest'ultima fra le favorite del torneo Cicerone 2012-2013.

Il Real Succursale schiera Paolo D'Avenia in sostituzione del tedesco Roberto Bertozzen, mentre il resto della formazione è il classico col brasiliano Ludovico Oddinho Oddi, Andrea Innelson Inneo e l'italoirlandese Alessio Ram O'Gida; in porta, al solito, c'è la garanzia del talento anglosassone Andrea Peter Angels.
Lo Sporting gioca col modulo abituale: in attacco Emanuele detto Lele Taraborini, accompagnato dal greco Daniele Sparagiotis Sparagna, il francese Edoardo Jean Mariolis e lo svedese Marco Rockensen Rocchi, oltre che Giordano Tomeis.
Arbitra Giovannotti: il tempo è sereno, il terreno di gioco in buone condizioni, lo stadio poco affollato; in cabina di regia e al commento tecnico Marco Viscovo. Ancora prima del calcio d'inzio Rocchi, all'esordio stagionale, accusa un violento crampo alla gamba destra; scoppiano inoltre tafferugli fra le due squadre quando Oddinho fa esibire con spirito del tutto antisportivo cartelli offensivi con su scritto "3-2 sul campo" e "Crasto come Cellino", in evidente disaccordo contro la sentenza del tribunale sportivo che aveva assegnato il pareggio per la partita Banana Shooters - Real Succursale erroneamente protrattasi fino ai calci di rigore, dai quali la formazione monteporziana avrebbe preteso la vittoria."Un comportamento scandaloso, da censurare" commenta il presidente dei Banana Shooters Crasto da New York, dove si è recato per stipulare l'accordo che potrebbe portare inaspettati talenti statunitensi del nostro campionato. "Oddinho e più in generale il Real Succursale dovrebbero imparare a rispettare le decisioni superiori; del resto, se sono e rimarrano confinati in esilio, un motivo deve pur esserci."Nel clima che si fa teso partono subito i cori contro il Real dalla formazione dello Sporting mentre prima del calcio d'inizio Rocchi si rivolge all'arbitro dicendo "ao professò giocamo cor rosso che se nevica se vede", temendo giustamente le improvvise bufere di neve di marzo per le quali è rinomata la località di Capocroce.


venerdì 9 aprile 2010

Torneo di calcetto 2012-2013: AS Orca - Brazzers 11 - 7

Martedì 9 aprile, ore 14.10, campo di calcio di Capocroce: si incontrano le formazioni dell' AS Orca e dei Brazzers per la partita valida ai fini del torneo di calcetto 2012-2013.
Per il match, l'AS Orca schiera a sorpresa in porta l'anglosassone Marco The Mases, mentre il resto della formazione è quella classica, con il montenegrino Andrea Rufinovic Rufini, la coppia di brasiliani Giorgio Fondinho Fondi e Damiano Gentilinhos Gentilini ed il capitano rumeno Alessandro Montescu Montesi. Inizia in panchina il talento irlandese Mark J. O'Reilly, peraltro arrivato tardi per il match.
Dall'altra parte i Brazzers schierano una formazione di giovani talenti con Paolo D'Avenia, Matteo Falanga, Mattia Magretti, Riccardo Sacchetti assieme all'ispanico svincolato Gianluca Corrados Corrado.
Terreno di gioco in buone condizioni, arbitra un Giovannotti indispettito per i ritardi, in cabina di regia Andrea Cristiano con l'assistenza tecnica di Valentina Giordani: lo stadio è gremito con addirittura due spettatrici, il tempo è buono.
"L'AS Orca giocherà all'olandese", le dichiarazioni di capitan Montescu prima dell'avvio.

Il primo pallone è giocato dai Brazzers, ma la prima azione importante è dell'AS Orca che riparte con Gentilini, il pallone è per Rufini che a freddo manda fuori.
Riparte l'azione ed è ancora l'AS Orca a prendere palla, è l'occasione di capitan Montescu che sotto porta manda la sfera alta e si profende in dissertazioni riguardo alla natura del divino.
I Brazzers ripartono dalla linea di fondo, il pallone finisce sui piedi di Falanga che tenta la conclusione angolata da centrocampo, ma trova la traversa a negargli un gran gol: inizia una fase di possesso per la formazione ginnasiale con Sacchetti che scarica per Magretti, il quale impegna un De Masi pronto a respingere favorendo la ripartenza dell'AS Orca con Fondinho che sotto porta calcia alto.
Sugli sviluppi dell'azione successiva è ancora Fondinho a cercare il gol dalla distanza, ma invano: scaturisce allora il contropiede dei Brazzers, Magretti scarica per Sacchetti che calcia sul palo e sulla ribattuta è proprio Magretti a insaccare battendo The Mases e portando la squadra in vantaggio per 0-1.