I “Modena City Ramblers” nascono nel 1991 da un gruppo di ragazzi appassionati di musica irlandese. Nel giorno della ricorrenza di San Patrizio dello stesso anno viene deciso il nome della band.
Gli attuali componenti sono: Davide “Dudu” Morandi voce, basso e chitarra; Massimo “Ice” Ghiacci basso elettrico e acustico; Franco D'Aniello flauto, tromba e sassofono; Francesco “Fry” Moneti chitarra e violino; Roberto “Robby” Zeno batteria e percussioni; Leonardo “Leo” Sgavetti
fisarmonica, pianoforte e organo; Luciano Gaetani banjo, bouzouki; Luca Serio Bertolini chitarra acustica.
Il repertorio dei “Modena” è molto variegato e comprende sia brani irlandesi che pezzi popolari italiani, il gruppo può inoltre vantare l'incisione di circa 12 dischi. Il loro genere musicale si può definire “combat folk”, ma sono influenzati anche dal “rock” e dal “punk”.
Abbiamo avuto l'onore di ricevere da alcuni membri dei “Modena City Ramblers” le risposte alle nostre domande per il nostro giornalino:
1) Pensate che le vostre canzoni siano d'aiuto e ispirazione per i giovani?
Una canzone non porterà mai a nessuna rivoluzione, da sola, né a livello sociale, né a quello individuale. Ma può, appunto, ispirare, aiutare a maturare certi comportamenti e veicolare valori e orizzonti. Può diventare quindi un’ottima colonna sonora per la propria rivoluzione. Nel nostro piccolo, con le nostre canzoni, guardiamo a questo. E ci fa piacere pensare che qualche giovane “cresca” anche con la nostra musica.
2) Avete cominciato a comporre sui banchi di scuola?
No. Sui banchi di scuola, magari, si viaggiava con la testa, inseguendo anche qualche melodia, ci si immaginava su un palco, ma il massimo del sogno era riuscire a “centrare” tutti gli accordi di una canzone dei Clash o di Dylan!
Gli attuali componenti sono: Davide “Dudu” Morandi voce, basso e chitarra; Massimo “Ice” Ghiacci basso elettrico e acustico; Franco D'Aniello flauto, tromba e sassofono; Francesco “Fry” Moneti chitarra e violino; Roberto “Robby” Zeno batteria e percussioni; Leonardo “Leo” Sgavetti
fisarmonica, pianoforte e organo; Luciano Gaetani banjo, bouzouki; Luca Serio Bertolini chitarra acustica.
Il repertorio dei “Modena” è molto variegato e comprende sia brani irlandesi che pezzi popolari italiani, il gruppo può inoltre vantare l'incisione di circa 12 dischi. Il loro genere musicale si può definire “combat folk”, ma sono influenzati anche dal “rock” e dal “punk”.
Abbiamo avuto l'onore di ricevere da alcuni membri dei “Modena City Ramblers” le risposte alle nostre domande per il nostro giornalino:
1) Pensate che le vostre canzoni siano d'aiuto e ispirazione per i giovani?
Una canzone non porterà mai a nessuna rivoluzione, da sola, né a livello sociale, né a quello individuale. Ma può, appunto, ispirare, aiutare a maturare certi comportamenti e veicolare valori e orizzonti. Può diventare quindi un’ottima colonna sonora per la propria rivoluzione. Nel nostro piccolo, con le nostre canzoni, guardiamo a questo. E ci fa piacere pensare che qualche giovane “cresca” anche con la nostra musica.
2) Avete cominciato a comporre sui banchi di scuola?
No. Sui banchi di scuola, magari, si viaggiava con la testa, inseguendo anche qualche melodia, ci si immaginava su un palco, ma il massimo del sogno era riuscire a “centrare” tutti gli accordi di una canzone dei Clash o di Dylan!