venerdì 10 gennaio 2014

Torneo di calcetto 2013-2014: Cronaca calcistica del 09/01/2014

      Alessio Caprara
    • Carissimi, vi siete ripresi dalle ferie natalizie? Io no, e ne sto ancora soffrendo. Ma, nonostante il dolore lancinante causato dal trauma del ritorno a scuola, io sono sempre qua. Sempre presente se c’è una partita da commentare. È da un po’ che non scrivo, quindi sono un po’ arrugginito. Riprendere a scrivere non mi farà male.
      Se posso esprimere un mio modestissimo parere, quella di oggi è stata una partita un po’ monotona, ma in fondo io non sono affatto un esperto di calcio, pertanto posso anche sbagliare… Sicuramente non sbaglio quando affermo che le due squadre di oggi erano cazzute ed agguerrite.
      - Giammarioli, Delladio, Magretti, Sabatini, D’Avenia - Colonnetti, Falanga, Sacchetti, Ceccacci, Verticchio (New Entry!)
      La palla fa una vita peggiore della mia: la amano tutti, eppure la prendono sempre a calci. Il primo a dimenarsi per il campo con la palla è la new entry Verticchio, che, forse a causa dell’entusiasmo da novellino, prova a segnare, ma fallisce per pochissimi millimetri.
      L’altra squadra prova a farsi valere, e Magretti recupera al volo il pallone davanti alla porta avversaria, e riesce a segnare a 10 centimetri (misurati personalmente dal sottoscritto) dalla porta. La situazione è di 1-0.
      La cosa non va giù a Colonnetti, che colto da un attacco isterico d’ira, recupera il pallone e, dopo aver corso rapido come Willy il Coyote, segna a 11 centimetri (sempre misurati dal sottoscritto) dalla porta avversaria. La situazione è di 1-1.
      La palla torna in campo e continua ad andare avanti e indietro con una serie di gaffe da parte dei giocatori. D’Avenia e Verticchio si sgambettano a vicenda nel tentativo di recuperare la palla. Il pallone finisce tra i piedi di Magretti, che viene circondato, ma riesce comunque a far “sguisciare” (non credo che sia un neologismo) la palla via dai piedi degli avversari.
      Sacchetti insegue la palla, chiedendole addirittura di rallentare. Avete letto bene, amici: Sacchetti chiede alla palla di rallentare. E poi mi dicono che il mio è un lavoro noioso… Il vero successo è di Colonnetti, che riesce a segnare con una doppietta (è un termine calcistico, non una pistola!) ben mirata. La situazione è di 2-1. Colonnetti viene subito messo in porta, e riesce a parare di tutto e di più, pure con l’inguine. Penso che così facendo verrà reclutato presto dall’oratorio come voce bianca…
      D’Avenia tira, ma per poco non colpisce il polpaccio sinistro del sottoscritto. La gente mi ama, ma prova in ogni modo a farmi la pelle. La palla viene passata a Sabatini, il quale comincia a ballarci attorno. Ciccio, guarda che quella è una palla, non un totem. E tu sei un calciatore, non un apache!
      Dopo pochi secondi, Giammarioli e Falanga inseguono rapidi come schegge la palla, ma si scontrano frontalmente. Ragazzi, neanche a Coney Island ho visto degli scontri così violenti. Magretti viene messo in porta e riesce a parare, ma l’impatto con la palla lo scaglia per terra, manco fosse stato preso da un colpo di fucile.
      Sempre parlando di artiglieria, Sabatini esegue una vera e propria cannonata che riesce a mandare la palla in porta per un pelo di proboscide di elefante. La situazione è di 2-2.
      Da quello che mi pare di capire, Sacchetti deve eseguire un rigore. Ma il rigore fallisce clamorosamente. La palla viene passata a Ceccacci, che riesce a segnare. Il brutto è che Delladio, in porta, si fa sfuggire la palla, manco fosse invisibile. Che sfiga, ragazzi. La situazione è di 3-2. Subito dopo anche Sacchetti riesce a segnare. La situazione passa così a 4-2.
      Sacchetti prova a fare un assist a Ceccacci, ma manda la palla fuori campo. Ma non passano pochi secondi, che anche Colonnetti riesce a segnare. Troppi gol in troppo poco tempo, io non posso scrivere così velocemente senza l’appoggio di una scrivania. La situazione è di 5-2.
      Giammarioli prova a recuperare la palla, ma scivola di lato uscendo fuori dal campo. Il bello è che non ha detto una bestemmia. È stato veramente stoico. Tuttavia mi viene proprio l’impressione di stare a Coney Island, dal momento che assisto ad un altro scontro frontale tra Falanga e Magretti. Inoltre mi è parso di sentire un osso che si spezza, e mi si gela, letteralmente, il sangue nelle vene. Sabatini ci riprova e riesce di nuovo a segnare. La situazione è di 5-3.
      Falanga prova di nuovo a segnare tirando da lontano, ma D’Avenia riesce comunque a parare. La palla continua di andare avanti e indietro per il campo. Personalmente mi viene da pensare che questa non è una partita di calcio, ma un torneo di ping-pong…
      Grazie al cielo il Professore annuncia la fine del primo tempo. E io comincio a raccogliere qualche piccola “intervista”: “Gli stiamo a rompe’ er culo!” (Verticchio)
      - Colonnetti, mi dica la prima cosa che le viene in mente. - Mh… Clessidra. (Esortazione al carpe diem di Colonnetti)
      La partita riprende e ripartono subito gli scontri tra giocatori. Verticchio prova a segnare, ma, marcato da tutte le parti da Giammarioli, manca di poco la porta. Verticchio ci riprova, ma sbaglia di nuovo. Signori miei, la sfiga è sfiga. Ed è AGGHIACCIANTE!
      D’Avenia comincia a correre dietro alla palla con la lingua di fuori e alla fine si appende alla recinzione dello stadio come una scimmia. Dice poi: “Me state a fa’ corre’ solo io!” Ora io non sono un insegnante, ma credo proprio che, dal punto di vista grammaticale, la frase sia completamente errata. Subito dopo Sacchetti recupera il pallone e segna di nuovo. La situazione è di 6-3. Dopo poco Sacchetti ci riprova, ma Giammarioli para con una pericolossissima scivolata in avanti. Credo proprio che si debba chiedere alla manutenzione di provvedere ad asciugare il campo prima di ogni partita.
      “Te devi abbraccià il 71!”. Con questa frase, Giammarioli esorta Delladio ad “abbracciare” Ceccacci. E Delladio lo prende alla lettera: abbraccia Ceccacci. L’affetto è sempre affetto, amici. Verticchio, nel tentativo di recuperare il pallone, a momenti decapita Delladio con un calcio. E subito dopo riesce a segnare. La situazione è di 7-3.
      La gaffe della giornata appartiene di diritto a Magretti, che fa autogol. FUCILATELO! ARRESTATELO! MANDATELO SULLA SEDIA ELETTRICA! … Scusate la digressione. La situazione è di 8-3.
      Magretti prova a riscattarsi, ma manca la porta per un pelo. La palla finisce tra i piedi di Ceccacci, che riesce a segnare. Hai capito il piccoletto! La situazione è di 9-3. Ma anche al grande Giammarioli spetta un minuto di gloria: stavolta è lui quello che segna. La situazione è di 9-4. Un’altra gaffe per Delladio, che si fa sfuggire il tiro di Sacchetti sotto i suoi stessi piedi. La situazione è di 10-4.
      Colonnetti riesce a parare un tiro con il petto. Di solito si dice di finire in petto a Cristo, stavolta la palla è finita in petto a Colonnetti… D’Avenia, fisicamente stufo di correre come un ossesso, riesce di nuovo a segnare. La situazione è di 10-5.
      Sacchetti prova a recuperare il pallone, ma scivola anche lui (aridaje!) sul prato finto. In compenso esegue una spaccata strepitosa. Nemmeno agli spettacoli di danza classica ho visto spaccate così. Dal momento che non ho mai assistito a uno spettacolo di danza classica…
      Giammarioli tira, ma la palla va talmente in alto da finire dritta dritta in caserma. I carabinieri non avranno gradito. Dopo aver recuperato il pallone, alla fine riesce a segnare. La situazione è di 10-6. Dopo pochi secondi, Sacchetti riesce a segnare. Il guaio è che Ceccacci si arrabbia perché voleva essere lui a segnare. La situazione è di 11-6.
      La palla viene continuamente contesa dalla due squadre, scivolando lungo tutto il campo. Proprio mentre sto per assopirmi, D’Avenia subisce un fallo (almeno così mi dicono) e deve eseguire un rigore. Il rigore fallisce.
      Ora, manco fosse un capocannoniere, Ceccacci fa tre gol di seguito, in barba a tutti i giocatori della squadra avversaria. Credo che stavolta a Giammarioli sia scappata una bestemmia; sicuramente l’ho sentito dire qualcosa riguardo a tagliare i piedi a qualcuno. Boh! Tenete conto comunque che io ho seri problemi di udito.
      E la situazione finisce così. Drasticamente così, incredibilmente così, miracolosamente così, surrealmente così. 14-6.
      E anche stavolta raccolgo qualche dichiarazione: “Glie avemo rotto er culo!” (Verticchio) “In Delladio We Trust.” (Colonnetti)
      Amici cari, come sempre finisce così, si chiude così, si conclude così quest’ultima cronaca del maestro. Ma ricordate: dove c’è una partita, troverete sempre i giocatori, il grande Prof. Giovannotti, e il cronista. E per questo anno, il cronista sarò io! Alla prossima!

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