venerdì 21 marzo 2014

Torneo di calcetto 2013-2014: Cronaca calcistica del 20/03/2014

Ragazzi, la partita di oggi è stata sicuramente più entusiasmante e più vivace della precedente, anche se il risultato è rimasto più o meno lo stesso…
Le squadre che si sono affrontate oggi sono le seguenti: - Taraborelli, Sciarra, Corrado, Fusco, Rocca, Camerini - Pellegrini, Ceccacci, Forti, Ranaldi, Moro
La partita di oggi è stata ribattezzata dal sottoscritto come la partita “Ma che oh!”, in onore del grande Germano Mosconi, più volte citato durante il match. Avrei anche potuto battezzarla col nome di partita “Aristogatti”, dal momento che per tutta la durata della partita ho sentito un sottofondo musicale di una qualche sinfonia per pianoforte, ma mi sembrava un titolo troppo forzato.
La palla viene rilasciata e comincia la partita. Taraborelli “arranca” dietro alla palla, tentando di starle dietro, ma ha ancora le cartilagini troppo fredde (questa è bella, me la devo segnare…) per poter dare subito il meglio di sé. Tralatro Taraborelli prova a segnare più volte, ma prende PER TRE VOLTE il palo: qualcuno ha magnetizzato la palla! Anche Camerini esegue una spaccata perfetta che blocca un tiro di Pellegrini.
Grazie ad un assist di Taraborelli, Corrado riesce a segnare. Cominciamo subito con un 1-0. Taraborelli esegue poi tre gol: uno è riuscito solo perché Ceccacci si era momentaneamente distratto, l’altro è stato tutta farina del suo sacco (la “magia da distanza”) e l’altro ancora è stato un banalissimo gol. La situazione è già di 4-0. Seguono un altro gol di Corrado e un altro di Taraborelli che portano la partita a 6-0.
Moro lancia un urlo “alla Tarzan” per uno sforzo (risultato vano) di prendere al volo il pallone. È proprio vero che mi tocca assistere a tutto… Sciarra esorta Fusco ad essere più violento con gli avversari. Credo si chiami istigazione a delinquere… L’imperscrutabile bomber Corrado segna ancora. La situazione è di 7-0, e Rocca e Sciarra, forse per la gioia, fanno la cosa più intelligente che riescono a fare: continuano ad imitare Germano Mosconi. Poi Rocca, in seguito a un gol mancato, ci ricorda di avere i piedi storti. E chissene.
Taraborelli urla “Fallo!”, ma non mi sembra di averne visto nessuno. Forse qualcuno si era solamente calato i pantaloni (If you know what I mean). Mi scappano altre risate quando il pallone prende in pieno Moro sul mento e Fusco agli… agli amici di Maria (non fate domande, please).
Al secondo tempo la partita non prende pieghe diverse. Sciarra, vedendo che Forti gli si attacca addosso, si pone dei dubbi sull’orientamento sessuale di quest ultimo. Alla faccia della malignità… Pellegrini esegue una super-cannonata e riesce a fare gol. La situazione è di 7-1.
Forti tocca per errore la palla con le mani: rigore! Tocca a Sciarra eseguire il rigore e segna! La situazione è di 8-1. Sciarra aggiunge poi “Mo’ me bocciano alla maturità”. Ma speriamo pure di no, Federico… Anche Camerini esegue un gol, e per la felicità si mette a correre con la stessa grazia di una gazzella. E subito dopo segna di nuovo Taraborelli. La situazione è di 10-1.
Pellegrini, nel tentativo di acchiappare la palla, scivola e rotola lungo metà del campo. Anche Sciarra non è da meno: nel tentativo di dare un calcio alla palla, rischia di amputare una mano al povero Ranaldi. Camerini prova a tirare, ma l’unica cosa che riesce a fare è quella di dare un calcio all’aria. Neanche gli spazzacamini di Mary Poppins davano dei calci all’aria come questo… Però il nostro Camerini si riprende subito ed esegue due gol consecutivi. La situazione è di 12-1.
Moro prova a far cascare Corrado, ma non ci riesce. L’imperscrutabile però esige vendetta, e si vendica segnando. E subito dopo segna anche Rocca. La situazione è di 14-1.
Moro si mette a giocare a pallavolo. Col pallone da calcio. Ditemi voi… Sciarra, nel tentativo di parare, si accartoccia completamente sul pallone. Ma non gli conviene vantarsi troppo, perché poi anche Ceccacci vuole dire la sua, e lo fa segnando. La situazione è di 14-2. Tutti i giocatori della squadra di Taraborelli riescono quindi ad eseguire almeno un gol, perché l’ultimo gol è di Fusco. La partita si conclude così: 15-2.
I giocatori sono stati più dinamici, più convincenti e meno arrendevoli. Devo dire che questa partita mi è piaciuta di più rispetto alla precedente. Vediamo un po’ se anche la prossima sarà all’altezza delle mie (delle nostre) aspettative.
Alla prossima.

Alessio Caprara

Torneo di calcetto 2013-2014: Cronaca calcistica del 13/03/2014

Sinceramente la cronaca che segue non sarà una delle mie migliori (anzi, se mi permettete un giudizio più oggettivo che soggettivo, è una delle meno riuscite), forse perché mi sono sentito poco ispirato, pertanto vi chiedo anticipatamente mille scuse…
Ecco le squadre che si sono sfidate: - Bucciarelli, Pisciarelli, La Stella, Borlimi, Tomei, Refrigeri - Bacci, Amoroso, Pelucchini, Campagna
Ci tengo ad aggiungere, per dovere di cronaca più che per altro, che la squadra in minoranza numerica non chiede alcun tipo di aiuto, ma il Professore stabilisce che a turno un giocatore della squadra avversaria si metterà a difendere la loro porta.
Per cominciare la partita, Bucciarelli si mangia un panino. È normale che i calciatori assumano una determinata quantità di carboidrati e di proteine prima di impegnarsi in un’estenuante lotta. I giocatori però non sono molto dinamici, in effetti non hanno molta energia, ma hanno dato comunque il meglio di sé, e questo è un dato di fatto.
Il primo gol è proprio di Tomei, che segna dopo pochissimi minuti, eludendo le difese di Campagna. La situazione è di 1-0. Il secondo a segnare è Borlimi, al quale tralatro torna subito indietro la palla. La situazione è di 2-0.
Per tirarsi un po’ su di morale, la squadra avversaria gode di un gol eseguito da Pelucchini, il quale porta la situazione a 2-1. Dopodiché Pelucchini ci riprova, ma stavolta la palla non entra in porta.
Nel tentativo di acchiappare il pallone, Bucciarelli inciampa su se stesso. Chissà come abbia fatto… La gaffe non umilia a lungo il nostro eroico Bucciarelli, il quale segna subito dopo. La situazione passa a 3-1. Sebbene Bacci abbia provato a parare con tutte le sue forze, Borlimi riesce a segnare, e subito dopo anche La Stella riesce a segnare. I due hanno portato la situazione a 5-1. Bacci si riprende e riesce a segnare anche lui. Siamo a 5-2. Seguono poi tre gol di Borlimi, La Stella e Pisciarelli (da metà campo!) che guidano la partita a 8-2. Segue un assist di Bucciarelli che porta Pisciarelli a centrare in pieno la porta degli avversari. La situazione è di 9-2.
Bacci prova ad abbattere Bucciarelli schiantandocisi contro, ma questi si riprende subito e riesce a segnare. E subito dopo Tomei esegue l’ultimo gol della partita.
È così si conclude 11-2. La partita finisce così alla fine del primo tempo. Non è stata proprio la miglior partita della stagione, ma il coraggio di entrambe le squadre non è stato proprio da disprezzare. Ditemi voi cosa ne pensate…
Alla prossima.

Alessio Caprara

lunedì 3 marzo 2014

La notte degli Oscar 2014!


Amici ciceroniani, oggi lascio la mia professione part-time di cronista sportivo per riassumere il mio ruolo di cinefilo e critico cinematografico. La scorsa notte si è tenuta a Los Angeles l’86° cerimonia dei premi Oscar e io, da bravo cinefilo quale affermo di essere, me la sono voluta vedere tutta in diretta (approfittando del fatto che mio padre mi aveva concesso di utilizzare il suo computer). Quest’anno erano in corsa moltissimi film interessanti, e soprattutto eravamo in corsa noi italiani con il capolavoro di Paolo Sorrentino “La grande bellezza”.
Non vi voglio elencare tutti i nominati nelle varie categorie soprattutto per evitare di annoiarvi, pertanto vi dirò solamente quali erano i 9 film in lizza per ottenere il premio come miglior film: “American Hustle”, “Captain Phillips”, “Dallas Buyers Club”, “Gravity”, “Lei”, “Nebraska”, “Philomena”, “12 anni schiavo” e “The Wolf of Wall Street”. I film che avevano ottenuto più nomination (10) erano “American Hustle” e “Gravity”, seguiti da “12 anni schiavo” (9 nomination).
Molte star erano presenti alla cerimonia, oltre ai vari attori nominati: c’erano numerose leggende del cinema, come Kim Novak, Sidney Poitier, Robert De Niro, Penélope Cruz, Bill Murray, Harrison Ford, Kevin Spacey, Samuel L. Jackson, Kerry Washington (in dolce attesa), Christoph Waltz, Anne Hathaway e il grande Daniel Day-Lewis. Ma la vera star della serata è stata la presentatrice Ellen DeGeneres (noi la conosciamo come la voce originale di Dory di “Alla ricerca di Nemo”): una donna più frizzante di una bottiglia di coca-cola, un vero peperino.
Il primo premio della serata è stato quello per il miglior attore non protagonista, assegnato a Jared Leto dei 30 seconds to Mars per il film “Dallas Buyers Club”, ruolo per il quale ha perso parecchi chili e si è applicato sul volto almeno sedici strati di cerone… Questa non è stata proprio una sorpresa: i bookmaker clandestini lo davano come vincitore sicuro. Dopodiché sono stati assegnati i premi per i migliori costumi e il miglior trucco: il primo è andato a “Il grande Gatsby” e il secondo è andato a “Dallas Buyers Club”. Altro premio scontato è stato assegnato a “Frozen” come miglior film d’animazione, così come scontato è stato il premio a “Gravity” per i migliori effetti speciali.
Pharrell Williams ha eseguito “Happy” dal film “Cattivissimo me 2”, nominata all’Oscar come miglior canzone, coinvolgendo tutti gli artisti nel teatro. Tutti si sono messi a ballare e cantare insieme a lui, e, se non fosse che erano le 3 di notte, mi sarei messo a cantare anche io… Kevin Spacey ha ricordato i quattro artisti che quest’anno hanno ricevuto gli Oscar alla carriera: Angela Lansbury, Steve Martin, il costumista Piero Tosi e Angelina Jolie, quest’ultima premiata con l’Oscar umanitario alla carriera per i suoi impegni in campo umanitario nell’UNHCR.
Alla fine tocca a noi, all’Italia: “La grande bellezza” vince il premio come miglior film straniero, dopo 15 anni che non vincevamo, da quando Benigni sfondò agli Oscar con “La vita è bella”. Paolo Sorrentino, salito sul palco per ritirare il premio, ringrazia i suoi artisti ispiratori: Federico Fellini, Martin Scorsese e Diego Armando Maradona… Ok, questo mi ha leggermente stupito… “Gravity” si aggiudica nel giro di pochi minuti i premi per il miglior sonoro e per il miglior montaggio sonoro. E subito dopo, tocca alla miglior attrice non protagonista: quest’anno ha vinto la bravissima Lupita Nyong’o per il film “12 anni schiavo”, un premio davvero meritato per un ruolo veramente complesso.
La cosa più divertente della serata è stata quando la presentatrice Ellen DeGeneres ha ordinato della pizza per tutti gli spettatori, arrivando pure a servirla a tutti (coadiuvata da Brad Pitt e da Tyler Perry) e si è fatta un selfie con Meryl Streep, Jennifer Lawrence, Brad Pitt, Angelina Jolie, Kevin Spacey, Jared Leto, Bradley Cooper e Julia Roberts. Guardate la foto sul web perché è davvero la figata più divertente che io abbia mai visto! Karen O ha poi eseguito “The Moon Song” dal film “Lei”, nominata anche questa all’Oscar come miglior canzone, veramente commovente e romantica…
Un’altra cosa molto carina è stato il tributo di Whoopi Goldberg a “Via col vento”, capolavoro del cinema mondiale, in occasione del suo 75° anniversario. E bravissima è stata P!nk ad eseguire la meravigliosa “Somewhere Over the Rainbow”, canzone che si aggiudicò l’Oscar nel lontano 1939.
“Gravity” fa poi manbassa di premi tecnici, aggiudicandosi anche il premio per la fotografia e per il montaggio, e “Il grande Gatsby” si è portato a casa anche il premio per la scenografia.
Il punto più commovente della serata è stato il tributo di Glenn Close e Bette Midler a tutti gli artisti che ci hanno lasciato nell’ultimo anno: Peter O’Toole, Philip Seymour Hoffman, Joan Fontaine, James Gandolfini, Shirley Temple, Maximilian Schell (che mi sono pure giocato al Fantamorto, mannaggia a me!), Harol Ramis, Paul Walker, Karen Black e altri. La cosa triste è stata però l’omissione (forse solamente nella diretta televisiva) di alcuni importanti nomi del cinema italiano, anche loro deceduti nell’ultimo anno, come Vincenzo Cerami, Carlo Lizzani o Luigi Magni.
Gli U2 eseguono “Ordinary Love” dal film “Mandela – Long Walk to Freedom”, nominata all’Oscar e da me considerata la favorita per questo premio. “Gravity” si becca pure il premio per la colonna sonora, e a questo punto potete immaginarvi la mia sorpresa: sta veramente vincendo tutto… L’ultima canzone nominata all’Oscar a essere eseguita è “Let It Go” da “Frozen”, eseguita da Idina Menzel. Io ero tutto convinto che avrebbero vinto gli U2, quindi potete immaginare la mia sorpresa (e anche il mio shock) quando proprio “Let It Go” ha vinto l’Oscar come miglior canzone. Vabbé…
Arriva il momento degli Oscar più importanti, cominciando con i premi per la sceneggiatura. “12 anni schiavo” vince il premio per la sceneggiatura non originale, e “Lei” vince quello per la sceneggiatura originale. Alfonso Cuarón vince il premio come miglior regista per “Gravity”. Così diventa il film ad aver vinto più Oscar durante questa serata (ben 7 Oscar!).
È scontata la vittoria da parte di Cate Blanchett come miglior attrice protagonista per “Blue Jasmine” di Woody Allen, perfetta nella parte di una donna alcolizzata, che rasenta veramente la follia. Sinceramente io facevo il tifo proprio per lei… Come miglior attore facevo il tifo per Leonardo DiCaprio in “The Wolf of Wall Street”, quindi potrete ben capire la mia leggerissima (e ripeto, è solo leggerissima) delusione, quando è stato Matthew McConaughey a vincere l’Oscar come miglior attore protagonista per “Dallas Buyers Club”. In effetti, non è stato affatto cattivo come attore: ha perso anche lui decine di chili per interpretare al meglio il suo ruolo di un cowboy malato di AIDS. La cosa che mi rende più felice è l’aver visto McConaughey abbracciare DiCaprio prima di salire a ritirare il premio. Nulla di più bello che vedere due colleghi, due amici manifestare il proprio affetto in circostanze simili…
E infine, arriva Will Smith a presentare il premio come miglior film a “12 anni schiavo”, assegnando gli Oscar ai produttori del film, tra cui Brad Pitt (che vi ha anche recitato) e Steve McQueen (anche regista del film).
Nessun premio per “American Hustle”, “Nebraska”, “Philomena”, “Captain Phillips” e per “The Wolf of Wall Street”, ma non è il caso di parlare dei grandi esclusi, anche perché vi sono molti elementi della serata ad avermi colpito: le coreografie dei numeri musicali, la contagiosa comicità e le battutine rapide di Ellen DeGeneres (per esempio dice a Jonah Hill <<Tu hai mostrato in “The Wolf of Wall Street” qualcosa che non vedo da qualche anno…>>, alludendo ai suoi genitali, per poi andargli vicino e dirgli <<No, no, non lo voglio vedere!>>), la soddisfazione di vedere l’Italia vincere l’Oscar dopo 15 anni.
La cerimonia finisce alle 6 del mattino (ora italiana) e per me, giunge finalmente l’ora di dormire. Quindi, buonanotte (o buongiorno? Vabbé, fate voi) a tutti quelli che, cercando qualche notizia o qualche informazione su film e cinema, si vogliono rivolgere a me (ogni riferimento al professor Gugliotta è puramente casuale).
Alla prossima!


Alessio Caprara