martedì 10 dicembre 2013

"Il Cicerone c'è!" Occupazione 4-8/12/13

6/12/2013
Terzo giorno di un'occupazione che al Cicerone non si vedeva da dieci anni.
Le motivazioni purtroppo sono sempre quelle: l'ingiustizia di una legge di stabilità che troppo ha tolto per poter ridare in così minima parte, la continua mortificazione e penalizzazione di una scuola pubblica che del tutto pubblica quasi non è più e soprattutto i continui tagli a quelle università che saranno il futuro di molti di noi.
Non è la rassegnazione per un futuro sempre più spesso compromesso però, ciò che si nota entrando dalle scale antincendio del secondo piano del liceo classico frascatano.
L'organizzazione sta progredendo giorno dopo giorno: l'“occupoint” all'ingresso ed il servizio d'entrata, i volenterosi ragazzi del servizio d'ordine dotati di cartellino, le accurate piante dell'edificio che forniscono tutte le dovute indicazioni anche se sappiamo bene quanto difficile sia perdersi all'interno della nostra scuola a misura di studente, il guardaroba e la dispensa ed i cartelli alle entrate delle aule che contrassegnano i corsi contribuiscono a dimostrare l'accuratezza dell'allestimento di un'autogestione completamente ciceroniana.
C'è chi viene e chi va, quelli che frequentano corsi la mattina e quelli che invece restano per rassettare il pomeriggio. Ci sono i temerari che dormono nell'edificio e quelli che, pronti, tornano a scuola ogni mattina anche solo per dare una mano.
Molti vecchi ciceroniani tornano a vedere come procede, con un po' di nostalgia nei confronti dei tempi andati o più semplicemente orgogliosi dell'occupazione intelligente che il liceo sta riuscendo a portare avanti.
Le critiche non mancano ma si va avanti, migliorandosi con quelle costruttive ed ignorando quelle gratuite.
Affrontando i problemi si cresce insieme, come stiamo facendo noi.
In questi giorni persone che non si erano mai parlate prima hanno avuto modo di farlo: nessuna differenza fra i “grandi” del triennio, i “piccoli” del biennio, i classicisti e i ragazzi del linguistico.
Ci si aiuta come si può e si sta insieme come fratelli e sorelle, a detta dei nostri invidiabili rappresentanti. Chi ha bisogno di una mano nel verniciare trova subito dei volenterosi, lo stesso per fare le pulizie e se cercate qualcosa non esitate a chiedere ad uno degli addetti all'ordine: si farà in quattro pur avendo altro da fare!
Per usare parole che ho sentito dire oggi, il Cicerone sta diventando una collettività unita e coesa che collabora per rendere al meglio in una situazione che di semplice ha davvero poco.
Un riconoscimento ad ognuno di noi per quello che abbiamo fatto in questi tre giorni e per quello che sono certa faremo anche nei prossimi.
Il Cicerone c'è ed è più forte che mai perché è a tutti gli effetti una grande famiglia!



Claudia Cesarini 

  



  

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