lunedì 18 novembre 2013

LiberaMente 2014 - Apprendiamo insieme

Da quando sono arrivato al Cicerone ho dovuto imparare a convivere con tutti i suoi difetti. D’altra parte, sono stato invaso dai suoi piccoli grandi pregi. Dal primo momento che sono entrato al Cicerone, infatti, ho imparato che la scuola non è un luogo dove professori delusi del proprio mestiere ripetono sempre la stessa storia sempre con le stesse parole a venti, venticinque, trenta ragazzi che non aspettano altro che la campanella per fuggire a casa e proiettarsi con le mandibole sul tanto agognato piatto di pasta. Io sono fiero di dire che al Cicerone ho scoperto che la scuola può essere e, in alcuni casi lo è, una stretta collaborazione tra professori entusiasti di insegnare e studenti entusiasti di apprendere. Da questo presupposto di osmosi tra la componente studentesca e la componente docente nasce il progetto di cogestione LiberaMente 2014. Cosa vuol dire cogestione (mi raccomando senza N tra la O e la G)? Una parola così brutta per esprimere un concetto così bello. La parola cogestione ha in sé il prefisso "co-" e per "co-" noi che siamo linguisti, moderni o classici poco importa, sappiamo che si intende qualcosa da fare insieme. E questo è già un enorme passo avanti. Ma cosa dobbiamo fare insieme? Dobbiamo gestire, dobbiamo portare avanti questa scuola anche se solo per questi 3 giorni di giugno. E cosa si fa per portare avanti una scuola? Si insegna e si apprende. Allora in questi fatidici 3 giorni insegniamo e apprendiamo insieme professori e studenti, ma lo faremo diversamente. Ogni studente e ogni professore è pertanto invitato a dare il suo per la causa, proponendo corsi di una, due, o anche tre e quattro ore in cui spiega qualcosa che può essere la Quinta sinfonia di Beethoven, i Queen, una particolare poesia di Neruda, i quadri di Pollock, uno sport, una forma d’arte, una situazione politica o storica particolare, uno svago, un hobby, un film particolarmente coinvolgente... Qualcosa insomma di cui siete esperti e che volete far conoscere al mondo, ma che durante le ore di didattica tradizionale non potete fare. Ma come bisogna insegnare queste cose? Sarò ripetitivo, ma vi voglio ancora ricordare il prefisso "co-" in quella benedetta parola “cogestione”. Bisogna farlo insieme. Andate alla ricerca, studenti, di un professore che nasconda dietro a registri e compiti in classe la vostra stessa passione e, professori, fate lo stesso con gli studenti: potrete scoprire che il professore di latino e greco è un grande appassionato di rock, o che la professoressa di matematica vada matta per i Simpson o che all’insegnante di tedesco piaccia tantissimo quella danza che voi praticate da una vita. E se per la preparazione dovrete appoggiarvi a quel professore, magari quando dovrete esporre a giugno il vostro corso, sarete così orgogliosi del vostro operato che vorrete e potrete esporlo voi stessi. Ma questo grande progetto che risponde al nome di LiberaMente 2014 non finisce qui. Infatti, se avete uno zio fisico, o un amico che va al liceo artistico e disegna divinamente, o un nonno che, volente o nolente, ha convissuto con i Nazisti, o un fratello che studia medicina all’università, oppure il vostro vecchio vicino di casa coltiva splendidi fiori e conosce tutti i segreti della botanica, tutte queste persone voi studenti le potrete chiamare qui al Cicerone per questi 3 fantastici giorni e potrete esporre insieme a loro tutte queste incredibili lezioni che durante i nove mesi di didattica tradizionale non avete mai avuto il modo di esporre ai vostri amici e ai vostri professori. Last but not least come dicono al di là della Manica, ci attiveremo e vi attiverete per invitare intellettuali e celebrità di grande portata dentro le mura del nostro, del vostro Cicerone un giorno soltanto per ampliare gli orizzonti di una scuola che dal punto di vista geografico non si può nemmeno definire di provincia, a che grazie a noi, grazie a voi, in quei 3 meravigliosi giorni può diventare scuola del mondo. Così potremo costruire una COGESTIONE.


Ludovico Oddi

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