martedì 7 febbraio 2012

Cicerone a Parigi

Parigi: la città dell’amore, della rivoluzione, delle baguette. Quanti di noi non sognano di passeggiare fra i suoi boulevard, di ammirare incantati la tour Effeil, i suoi musei, o di sfogliare i libri delle bancarelle lungo la Senna? Un campo scuola, o come si preferisce chiamarlo viaggio d’istruzione, in questa splendida città si è trasformato in un’Odissea. Insomma, sappiamo che nella nostra scuola non tutto funziona alla perfezione, ma ci si aspetta che almeno in questo campo ci sia una certa professionalità. Non immaginiamo neanche cosa c’è dietro l’organizzazione di un viaggio:agenzie, gare d’appalto, la segreteria… Anzi, nessuno di noi lo sapeva fin quando non siamo stati coinvolti. Che dire, inizialmente quest’idea ci ha interessato e incuriosito e ognuno di noi è subito partito alla ricerca della migliore offerta in questa o in quell’agenzia, quasi fosse una gara a chi trovava il prezzo più basso da presentare a questa fantomatica gara d’appalto. Ma cos’è questa misteriosa gara d’appalto?

 Semplicemente consiste nel presentare alla segreteria della nostra scuola (potete immaginare,quindi) una lista di offerte di alcune agenzie e questa,attenzione solo la nostra segreteria, può scegliere fra le innumerevoli offerte, quale sia la migliore di cui usufruire. Ma nulla da temere, ci dicevamo, chi troverà l’offerta più vantaggiosa la presenterà in segreteria. Ed è quando questo momento arrivò che iniziarono a sorgere i primi problemi: per esempio, entro quando avremmo dovuto portare le offerte? Non si è mai saputo. Potete immaginare la nostra sorpresa e,usando un eufemismo, fastidio nello scoprire che la gara d’appalto si era chiusa prima che noi riuscissimo a presentare l’ultima offerta, quella sicuramente più vantaggiosa.
“L’avete consegnata troppo tardi ragazzi” ma niente paura, la segreteria ha pensato a tutto: si è cercata per conto suo un’offerta, o forse due, e ce l’ha presentata senza se, senza ma,avvertendoci il 22 dicembre, ultimo giorno di scuola prima delle vacanze, di versare la prima quota per Parigi entro e non oltre il 31 dicembre, in poche parole “se nun pagate entro na settimana, Parigi nun la vedete manco cor binocolo”. Magnifica, stupenda organizzazione della scuola. Unica, inestimabile considerazione degli alunni.

Il me parle tout bas
Je vois la vie en rose
Il me dit des mots d'amour
Das mots de tous les jours

•La vie en Rose.

Francesca Risi, II C

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